E se tuo figlio non potesse andare a scuola?
Ovunque nascano, le bambine e i bambini sono figli dello stesso mondo.
Unisciti a noiUn’intera generazione sta crescendo senza istruzione.
Le guerre costringono milioni di persone ad abbandonare le loro case.
In Libano vivono oltre 1,5 milioni di palestinesi e siriani.
Risiedono nei 12 campi profughi ufficiali, in villaggi e in accampamenti di fortuna, tra degrado e sovraffollamento.
Le bambine e i bambini rifugiati in età scolare sono oltre mezzo milione.
Più della metà di questi bambini non va a scuola.
Principalmente a causa del costo dei trasporti e del materiale scolastico.
Nonostante i palestinesi vivano in Libano dal 1948, le bambine e i bambini non godono ancora degli stessi diritti dei libanesi. 6 famiglie su 10 vivono sotto la soglia di povertà e sono esclusi da 39 professioni.
Con l’arrivo di oltre 1 milione di persone in fuga dalla Siria negli ultimi anni la situazione è peggiorata.
Le bambine e i bambini siriani arrivati nel paese hanno un ritardo educativo grave.
Dovuto alla guerra e ai traumi che ne sono derivati, prima nel loro paese e poi durante la fuga.
Tutte le bambine e i bambini hanno bisogno di stabilità e sicurezza. La scuola è lo spazio della normalità e della guarigione. Oltre che lo strumento per cogliere le opportunità di crescita e per contribuire al futuro di un paese.
Un bambino senza istruzione sarà un adulto più malato, più sfruttato e più violento. Sarà anche un cittadino meno attivo e meno interessato alla vita collettiva e allo sviluppo della sua comunità.
SOSTEGNO A DISTANZA
Tornare alla normalità, studiando
Un Ponte Per garantisce alle bambine e ai bambini palestinesi e siriani programmi educativi in modo che possano frequentare la scuola. Supporta i bambini tramite classi di sostegno e di recupero, sostiene le famiglie fornendo materiale scolastico e contribuisce ai costi di trasporto e di iscrizione per l’università.
Attiva un sostegnoLA NOSTRA MISSIONE
In tutto ciò che facciamo, poniamo particolare attenzione al sostegno e all’autodeterminazione delle popolazioni e delle comunità interessate dal nostro intervento, alla valorizzazione dei nostri partner locali, al rispetto delle soggettività e alle istanze politiche e sociali delle persone e delle organizzazioni con cui lavoriamo.
NO alla guerra
Siamo persone visionarie. Per questo lottiamo ogni giorno per contrastare le cause della guerra e prevenire nuovi conflitti.
SI all’autodeterminazione
Entriamo in punta di piedi nei paesi nei quali operiamo. Dal 1991 costruiamo i nostri interventi e strategie insieme alle comunità e ai partner locali. Per dare loro la voce che spesso gli è negata.
SI al coraggio di dire no
Crediamo che l’umanità e i valori della solidarietà e dell’accoglienza siano sempre al di sopra di ogni cosa. Se vengono emanate leggi che limitano i diritti umani, crediamo nel coraggio e nel dovere di disobbedire.
Aiutaci a costruire un mondo più giusto
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